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SAN GIOVANNI PAOLO II

un bassorilievo realizzato dall'artista Maurizio Carnevali

SAN
GIOVANNI
PAOLO II

Un uomo straordinario,
circondato da eventi straordinari

Le eclissi

Il 18 maggio 1920 nasce Papa Giovanni Paolo II e proprio quel giorno ha luogo un’eclissi di Sole, evento che si verifica due volte in un anno. Il giorno dei suoi funerali, l’8 aprile 2005, si verifica nuovamente un’eclissi solare, evento raro; questa coincidenza dà alla figura di Wojtyla un’aura ancora più indicibile. 

Nella Profezia di Malachia sui Papi, il 110° Papa, che è stato proprio San Giovanni Paolo II, viene identificato con il motto “De Labore Solis”. In latino labor significa sì lavoro, ma ha anche il significato di eclissi. La dicitura sarebbe quindi “dell’eclissi di Sole”, legando indissolubilmente la sua figura a questo fenomeno naturale.

La Madonna di Fatima

Lo sfondo del bassorilievo vede raffigurata la Madonna di Fatima nella cui corona fu incastonato il proiettile che quasi uccise Wojtyla nel 1981, come desiderato dallo stesso Pontefice da sempre devoto alla Vergine Maria.

Il rapporto tra San Giovanni Paolo II e la Madonna di Fatima vede ancora una volta protagonista il Sole. Il 13 ottobre del 1917, come 13 era stato il giorno della prima apparizione e dell’attentato a San Giovanni Paolo II, avviene la sesta apparizione e proprio in quei giorni si realizza il miracolo chiamato del “Sole danzante”, un avvenimento in cui il Sole si dice si sia avvicinato alla Terra per asciugare i presenti colpiti da un acquazzone.

Un bassorilievo a tiratura limitata di 99 esemplari

Il bassorilievo “San Giovanni Paolo II” vuole ricordare questi eventi prodigiosi, mantenendo il focus sul vero e proprio protagonista, Papa Wojtyla.

Sulla sinistra del bassorilievo sono raffigurati un giovane Karol che sorregge un Papa Giovanni Paolo II ormai stanco ed ammalato.

A fare da quinta scenica il colonnato di Piazza San Pietro e la Basilica dove per 26 anni il Santo ha accolto i Fedeli.

Lavorazione

I manufatti scultorei realizzati con materiale definito similbronzo sono costituiti da resina epossidica con carica inerte di limatura di bronzo e carbonato di calcio. Tale miscela costituisce una lega estremamente resistente agli agenti atmosferici ed a eventuali sollecitazioni fisiche (urti, graffi ecc.).

Partendo dalla modellazione di un originale in argilla si passa alla formatura di un calco composito in gomma siliconica irrigidito da un cappotto in fibra di vetro. Tale calco riprodurrà i multipli con una fedeltà assoluta, infatti sarà possibile individuare perfino le impronte digitali dell’autore rimaste impresse sull’originale in argilla. Ottenuta la prototipazione di ogni singolo pezzo si passa alla spazzolatura meccanica per la rimozione della resina di superficie- quindi la cesellatura che precederà la lucidatura, per passare infine al trattamento con acido nitrico e solfato di rame al fine di ottenere l’anticatura.

Ogni multiplo, in definitiva, non potrà essere simile agli altri in virtù dell’intervento manuale che, nelle diverse fasi, l’autore effettuerà su di esso.

Un'opera Unica

SAN GIOVANNI
PAOLO II

Oppure

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