Condottiero Ferrante d'Este
Beato di LiebanA
Uno dei primi incunaboli al mondo
Un oggetto raro e prezioso per i bibliofili

L'origine
Il termine deriva dal latino umanistico incunabulum, forma singolare ricostruita per la nuova accezione del latino classico incunabula, soltanto plurale, che significa “in culla”.
Gli incunaboli sono i primi libri moderni, realizzati in serie. Nel XV secolo furono attive, in tutta Europa, oltre cinquecento tipografie. Si stima che fra il 1455 e il 1500 siano state stampate circa 35.000 edizioni, per una tiratura complessiva che si aggira intorno ai 10 milioni di copie e di queste circa 110.000 sono conservate in Italia, dove furono impressi più di un terzo del totale degli incunaboli.
Gli incunaboli sono considerati beni molto preziosi e vengono conservati in musei e nelle più importanti biblioteche. Il primo libro stampato è stata la Bibbia di Gutenberg, in latino, così chiamata perché stampata da Johannes Gutenberg tra il 1452 e il 1455.
Uno dei primi incunaboli al mondo,
in lingua latina e francese
Il destinatario dell’opera originale era Ferrante d’Este (1477-1540), figlio di Ercole d’Este, il quale partecipò alla congiura del 1505, insieme al fratello Giulio (figlio illegittimo del Duca) e contro l’altro fratello, Alfonso I d’Este il successore duca di Ferrara, Modena e Reggio; in conseguenza di ciò, dopo essere stato condannato a morte, rimase in prigione gli ultimi 34 anni della sua vita.
I nostri artigiani hanno riprodotto fedelmente l’opera originale, realizzando ciascun esemplare con estrema cura al fine di riprodurre ogni singolo dettaglio.
Particolare attenzione non viene conferita esclusivamente alle trascrizioni e alle illustrazioni ma anche ai materiali utilizzati, la cui qualità permette di ottenere un multiplo perfettamente fedele all’originale.


Il presente incunabolo è un esemplare decisamente singolare di una edizione di alcune horae ad usum Romanum, in latino e francese, la cui stampa si concluse il 20 di agosto del 1496 nella bottega parigina di Philippe Pigouchet, su incarico del libraio editore Simon Vostre.
Come succede per i libri manoscritti di ore, è una raccolta di uffici e preghiere ad uso dei fedeli.
Trattandosi di un incunabolo riflette una singolare selezione, propria di un momento di transizione: è nella seconda metà del XV secolo che inizia a crescere la presenza di composizioni pietose.
L’esistenza di testi in due lingue risponde a tale realtà di mutamento. Sono presenti tutti i testi essenziali, parecchi di quelli considerati secondari e non manca una curiosa serie di testi accessori, come i migliori studiosi di questo tipo di libri classificano il variegato insieme.




Un'opera Unica
Condottiero
Ferrante d'Este
- Tiratura unica di Patrimoni d’Arte di 99 esemplari.
- Tiratura mondiale di 995 esemplari, numerati e autenticati mediante atto notarile.
- Formato del volume: 210 x 120 mm.
- 190 pagine, 48 illustrazioni, 18 delle quali a pagina intera.
- 182 cornici construite con piú di 1.100 pezzi di differenti misure.
- Iniziali in indaco o cremisi, lettere maiuscole con tocchi di giallo.
- Carta speciale in pergamena trattata, con lo stesso peso dell’originale.
- Fogli assemblati, piegati e cuciti a mano. Rilegatura in pelle, rifinita in oro.
- Studio del dr.Julián Martín Abad, responsabile del Servizio Manoscritti e Incunaboli della Biblioteca Nazionale di Spagna.
- Originale conservato nella Biblioteca Nazionale di Spagna (segnatura I 2719)
Oppure