Don Chisciotte
della Mancia
DON CHISCIOTTE
DELLA MANCIA
Edizione principe
“Guardi bene la signoria vostra, soggiunse Sancio, che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini a vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino”.

L'opera
Considerata non solo l’opera più influente del Siglo de Oro e di tutto il canone letterario spagnolo, ma un capolavoro della letteratura mondiale.
Il secondo volume fu pubblicato dopo che Alonso Fernandez ne pubblicò la continuazione nel 1614: Cervantes, disgustato da questo seguito, decise di scrivere un’altra avventura di Don Chisciotte – la seconda parte – pubblicata nel 1615. Il facsimile è stato realizzato proprio in occasione del IV centenario della pubblicazione di quest’ultimo volume.
L'autore
Miguel de Cervantes Saavedra (1547 -1616) è stato uno scrittore, romanziere, poeta, drammaturgo e militare spagnolo.
È universalmente noto per essere l’autore del Don Chisciotte della Mancia, in cui prende di mira con l’arma della satira e dell’ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo.
La sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito come la lingua di Cervantes e a lui è stato dedicato l’Istituto di lingua e cultura spagnola.

La vicenda
Il protagonista della vicenda è un hidalgo spagnolo di nome Alonso Quijano, morbosamente appassionato di romanzi cavallereschi.
Le letture condizionano a tal punto il personaggio da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a diventare un cavaliere errante.
Si mette in viaggio, diventando così il cavaliere don Chisciotte della Mancia e inizia a girare per la Spagna. Nella sua follia, Don Chisciotte trascina con sé un contadino del posto, Sancio Panza, cui promette il governo di un’isola a patto che gli faccia da scudiero.
Purtroppo per Don Chisciotte, la Spagna del suo tempo non è quella della cavalleria e nemmeno quella dei romanzi picareschi, e per l’unico eroe rimasto le avventure sono scarsissime.
La sua visionaria ostinazione lo spinge però a leggere la realtà con altri occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti e combatterà questi avversari immaginari risultando sempre sonoramente sconfitto, e suscitando l’ilarità delle persone che assistono alle sue folli gesta.
Lavorazione del codice
La riproduzione di un codice miniato del XV secolo ha un tempo di lavorazione che varia dai 2 ai 10 anni, intervallato da numerosi passaggi.
Si procede ricercando, all’interno di biblioteche o fondazioni, l’esemplare da riprodurre ed è solo dopo aver stipulato un contratto con le suddette che la realizzazione può avere inizio.
Il primo passaggio si compone di due fondamentali momenti, le fotografie specializzate e la scelta dell’esperto per la realizzazione del libro studio esplicativo dell’opera.
La fase più critica è quella della stampa: il raggiungimento della perfezione nella riproduzione dei colori è molto complicato, infatti vengono eseguite numerose prove prima di conseguire il risultato prestabilito.







Un'opera Unica
Don chisciotte
della mancia
- L’originale è conservato nella Biblioteca del Cigarral del Carmen (Toledo - Spagna).
- Prima parte: 12 fogli bianchi, 312 fogli, 8 fogli bianchi.
- Parte seconda: 8 fogli bianchi, 280 fogli, 4 fogli bianchi.
- Carta pergamena speciale.
- Fogli assemblati, piegati e cuciti a mano.
- Rilegatura in pelle cremisi su legno, con goffratura in oro, identica all’originale.
- Libro storico e documentario.
- Entrambi i libri sono presentati in un elegante astuccio in plexiglass.
- Tiratura unica mondiale di 995 esemplari, numerati e certificati con atto notarile. Tiratura unica e limitata di Patrimoni d’Arte di 99 esemplari.
Oppure